Sagrato chiesa SS Susanna e Triburzio (Bucine)

La chiesa sorge a poche decine di metri dall’abitato di Perelli, a circa 2 Km da Bucine.

La sua presenza è attestata negli Annales Camaldunenses, che ricordano come nel 1076 la chiesa “di S. Tiburtii ad Bucine” fosse suffraganea del monastero di S. Pietro a Roti. Non è chiaro se il riferimento fosse alla chiesa di Perelli oppure a quella del paese di Bucine. Potrebbe trattarsi infatti di un errore di trascrizione del copista, ma è verosimile ipotizzare che la chiesa di cui si parla fosse proprio questa per il fatto che è definita “ad Bucine”, indizio della sua dislocazione fuori dall’abitato.
Comunque la chiesa di “S. Tiburtii” compare per la prima volta con certezza nelle Rationes Decimarum del 1274 tra le fondazioni ecclesiastiche sottoposte alla pieve di Galatrona, alla quale facevano riferimento quasi tutte le chiese parrocchiali del territorio circostante Bucine. In tale anno la quota indicata dal decimario nel caso di Perelli risultava essere di otto soldi, che scesero ad appena una lira nel 1302.

La chiesa è rivolta verso il piano dominato dall’antica pieve di S. Giovanni Battista a Galatrona.
Sulla destra troviamo la canonica, costruita nel 1841 dopo il crollo che nel 1834 distrusse la precedente canonica situata alla sinistra della chiesa.
L’edificio è molto semplice e consta di un’unica navata. Di particolare rilievo un dipinto raffigurante una Madonna con Bambino, attribuita ad un autore ignoto di scuola senese della prima metà del XVI secolo. Sopra la porta d’ingresso possiamo vedere una vetrata raffigurante i santi titolari della chiesa, Tiburzio e Susanna, martirizzati nel III secolo.

Competenze

Postato il

17 Agosto 2014